I cani dell'Est

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    I CANI DELL’EST
    di Valeria Rossi - tratto da "Ti presento il cane"

    Molta gente ancora non ha capito cosa si nasconde dietro al traffico di cuccioli dall’Est europeo, ovvero dei cuccioli commercializzati dalla stragrande maggioranza dei negozi e dei cosiddetti “puppy mills”, ovvero sedicenti allevamenti che si pubblicizzano con frasi come “Dieci (o venti, trenta...) bellissime razze! Spedizioni in tutta Italia, isole comprese!”...come se i cuccioli fossero armadietti per la cucina.
    Ma che c’è di sbagliato, in fondo, in questi cuccioletti di provenienza ungherese o rumena, che appaiono tanto carini e che (secondo la vox populi, perché la realtà è un po’ diversa) costano meno di un cane di allevamento?
    Forse i cani di allevamento sono un po’ più belli...ma se non si è intenzionati a fare esposizioni, cosa importa se un’orecchia è un po’ più lunga, o se il pelo è un po’ meno soffice?
    Altra obiezione “classica”: ma andiamo,il cucciolo è un cucciolo, punto e basta! Cosa sono tutti questi problemi? La cosa più logica da fare quando si decide per l’acquisto è andare a cercare il posto: a) più comodo, b) più economico.
    Partiamo allora da quest’ultimo punto, chiarendo subito che i cuccioli dell’Est non sono mai “a buon prezzo” come potrebbe sembrare a prima vista.
    Infatti quel (poco) che si risparmia all’atto dell’acquisto verrà vanificato dalle spese veterinarie sostenute per rimettere in sesto un cane quasi sempre malato, spesso gravemente.

    Ma è proprio vero che i cuccioli dell’Est sono quasi sempre malati?
    Purtroppo sì, è vero. Ed è vero perché sono allevati “a basso costo”.
    Ma questo non significa assolutamente che ci si sforza di venire incontro al cliente per fargli spendere meno!
    Significa invece che:

    a) i cuccioli nascono da genitori scelti a casaccio, senza criteri selettivi, perché i test per verificare la presenza di tare genetiche costano cari. Quindi non si fanno. Nessuno controlla le patologie oculari, la displasia dell’anca e del gomito, le malattie cardiache ereditarie. Se i genitori sono affetti non vengono mai esclusi dalla riproduzione (come avviene in un buon allevamento), ma usati (anzi, sfruttati) a più non posso. E i cuccioli ereditano queste malattie;
    b) le fattrici sfornano una cucciolata dopo l’altra, ogni sei mesi, senza alcun tempo di ripresa: non sono accudite amorevolmente dopo il parto, ma messe lì in attesa del prossimo calore, come in una catena di montaggio. Ovviamente questo debilita immensamente le cagne, e da madri debilitate possono nascere solo cuccioli deboli;
    c) per le madri si usa cibo a sua volta a basso costo, e quindi di bassa qualità, che debilita ancora di più le cagne. I cuccioli vengono a malapena svezzati - sempre con cibo di bassa qualità - e poi impacchettati e spediti, perché tenerli più a lungo comporterebbe un costo aggiuntivo che i “cagnari” si guardano bene dal sostenere;
    d) i cuccioli vengono “impacchettati e spediti” intorno ai 30-35 giorni di età, perché a 40 giorni (età in cui risultano più “appetibili” per il cliente) devono già essere in vetrina. Questo significa che non possono essere vaccinati (la prima vaccinazione non si può effettuare prima dei 50 giorni perché non avrebbe alcun effetto, essendoci ancora in circolo gli anticorpi materni). Inoltre, a questa età, il sistema immunitario del cucciolo non è ancora completamente sviluppato: quindi i cani non hanno letteralmente difese contro gli agenti patogeni, i virus, i batteri che possono incontrare sul loro cammino;
    e) i cuccioli, per arrivare in Italia dall’Ungheria o dagli altri Paesi sedi dei canifici, viaggiano per almeno due giorni (debilitati e senza alcuna protezione vaccinale) su camion senza riscaldamento, stivati come galline in gabbiette non igienizzate che hanno visto passare altre migliaia di cuccioli...con i risultati che si possono facilmente intuire.

    Perché, allora, i commercianti acquistano i cani dell’Est?
    Perché gli allevatori di qualità, che selezionano con cura e amano i loro cuccioli come se fossero loro figli, ben difficilmente vendono ai negozi: infatti gli allevatori di qualità selezionano anche i clienti. Vogliono conoscerli, sapere chi sono, seguirli lungo tutto il cammino della vita del cucciolo. Questo non sarebbe possibile se i cuccioli venissero consegnati a un rivenditore.
    In Italia, ovviamente, non ci sono solo allevatori di qualità (magari!)...ed esistono anche allevatori che rivendono ai negozi: ma il loro prezzo non è mai inferiore ai 250-300 euro.
    I cani dell’Est costano circa 50 euro...e i conti sono presto fatti.
    All’importatore-grossista, così come al rivenditore finale, non importa se qualche cucciolo muore e/o qualcun altro dev’essere sostituito: il risparmio è tale che possono mettere in conto un 50% di decessi senza che questo renda meno remunerativo l’affare...e infatti la percentuale di cuccioli dell’Est che non sopravvive all’importazione si aggira proprio intorno al 50%. Alcuni muoiono durante il viaggio...molti, purtroppo, nelle case dei nuovi proprietari.

    Eppure i cuccioli in vetrina sembrano sempre in ottima forma! Come possono essere tutti malati?
    Purtroppo possono, eccome.
    Solo che, appena sbarcati in negozio, vengono immediatamente riempiti di gammaglobuline (e talvolta anche di eccitanti) per “mascherare” la situazione reale, che si manifesta sempre e solo dopo la vendita.

    I cuccioli dell’Est vengono venduti solo in negozio?
    No, purtroppo: anche molti sedicenti allevatori sono in realtà degli importatori.
    In generale, tutte le strutture che garantiscono la “pronta consegna” di qualsiasi razza di cane sono altamente sospettabili.
    Un altro mezzo di diffusione molto noto (e - cosa vergognosa! - addirittura promosso, recentemente, dal Tg5) sono le cosiddette “Fiere del cucciolo”, “Cucciolandie” e affini.

    Se un cucciolo muore dopo pochi giorni dall’acquisto, non si dovrebbe avere diritto a un risarcimento?
    Certo, la legge lo prevederebbe…ma i negozianti mettono - ovviamente - le mani avanti per tutelarsi.
    Ecco alcuni tipici segni di fregatura in arrivo:
    a) richiesta di denaro contante e rifiuto di assegni, bancomat, carta di credito;
    b) richiesta di firmare una “garanzia” che, se letta attentamente, conterrà sempre assurdità quali la durata di 24-48 ore (pazzesco! Il tempo di incubazione delle più comuni malattie virali è di quindici giorni!), il divieto di far visitare il cucciolo da veterinario diverso da quello suggerito dal negoziante (sembra incredibile, ma abbiamo visto anche questa!) e/o altre postille varie che di fatto sollevano il venditore da qualsiasi responsabilità;
    c) la mancata consegna di scontrino fiscale per quanto riguarda il cucciolo: sullo scontrino troverete solo le voci relative al cibo, alle ciotole ecc.

    Se un cliente la mette proprio giù dura, il negoziante solitamente sostituisce il cucciolo con un altro (sempre dell’Est, ovviamente!): sappiamo di un caso in cui è morto ANCHE il secondo cucciolo, per di più in una famiglia in cui era presente un bambino...e si può immaginare la sua felicità in tutto questo.
    Comunque, in alcuni casi, è ancora possibile intentare una causa ed essere risarciti (anche se si è firmato un contratto-capestro).
    Non intendiamo, da queste pagine, dare ulteriori armi ai negozianti disonesti e spiegare loro come difendersi meglio: quindi, se volete saperne di più, scrivete all’indirizzo della redazione o mandate una e-mail a [email protected].
    Vi metteremo in contatto con l’avvocato Simona Mosconi, che dopo essere stata a sua volta vittima di questo losco traffico (il suo west highland è vissuto solo dieci giorni) è riuscita a far sequestrare i cuccioli dell’Est venduti da un grande pet-shop di Milano ed è ancora sulla breccia, insieme alla nostra rivista, per proseguire questa battaglia.

    Tutti i cani dell’Est europeo sono cuccioli di scarto?
    Ovviamente no! Questo traffico riguarda solo i cosiddetti “canifici”, ovvero gli allevamenti “a basso costo” in cui si producono cuccioli badando solo alla quantità e non alla qualità.
    In Ungheria, Romania e altri Paesi europei esistono anche ottimi allevamenti, che producono ottimi cuccioli...e NON li vendono ai negozi italiani, così come non lo fanno, per i motivi già visti, i migliori allevatori di casa nostra.
    Quando si parla di “cuccioli dell’Est” ci si riferisce sempre e solo ai canifici: è importante (e corretto!) specificare che all’Est non ci sono solo canifici, ma è ancor più importante ricordare che i cuccioli che vengono importati e rivenduti da negozi e fiere sono SOLO ED ESCLUSIVAMENTE cuccioli di scarto.
    Se il negoziante vi parla di cuccioli “figli di campioni ungheresi”, nove volte su dieci vi sta truffando! Chiedetegli la dimostrazione pratica di quanto sta affermando…e vedrete che succede.

    Perché nessuno fa nulla per fermare questo traffico?
    La risposta è davvero molto triste: perché E’ TUTTO LEGALE.
    Cagnari, canifici e negozi si pubblicizzano impunemente dalle pagine di quotidiani, riviste e perfino riviste specializzate (per quanto ne sappiamo, “Ti presento il cane” è al momento l’UNICA rivista che rifiuta la pubblicità di importatori e rivenditori di cuccioli dell’Est), perché la legge italiana non si interessa del problema; i media non si interessano del problema; nessuno se ne interessa finché magari non acquista un cucciolo per i suoi bambini e il cucciolo muore.
    E’ perfettamente legale importare cuccioli, purché in regola con le vaccinazioni: ma i libretti si falsificano senza problema, basta un veterinario complice.
    E’ perfettamente legale (ed è VERGOGNOSO che lo sia) esporre i cuccioli in vetrina, a rotazione, così se uno solo di essi fosse malato è garantito che impesta anche tutti quelli che arriveranno dopo di lui (ma intanto ci sono la gammaglobuline!).
    E’ perfettamente legale, sempre con la complicità di un veterinario, “dopare” letteralmente i cuccioli per farli sembrare vispi e allegri: basta che il veterinario dichiari che avevano bisogno della somministrazione di quei tali farmaci.
    Purtroppo sì, è proprio così: i veterinari complici non solo esistono, ma sono anche numerosissimi.
    E l’Ordine dei Veterinari, invece di cercarli uno ad uno e di radiarli ignominiosamente, si preoccupa di punire chi cerca di offrire un servizio sociale...come sta accadendo alla Mutua veterinaria di Torino, di cui parleremo nel prossimo numero.
    Di cani dell’Est ho tentato personalmente di parlare ai media (innumerevoli e-mail, fax e lettere spedite a Maurizio Costanzo, Striscia la Notizia e altri): non ho mai avuto nessuna risposta.
    Stessa sorte per molte altre persone che conosco, dall’animalista sfegatato al semplice cinofilo a cui è morto il cucciolo tra le braccia.
    Certo, in questo traffico sono implicate troppe realtà: negozi, allevatori, veterinari, lo stesso ENCI (che voltura i pedigree ungheresi senza fiatare, dando ai cani dell’Est – o almeno a quelli sopravissuti - un pedigree italiano e la possibilità di riprodursi)...e ovviamente lo Stato italiano, che permette le importazioni senza sufficienti accertamenti.
    Andare a mettere il dito nella piaga rischia di sollevare un vespaio non indifferente...e forse per questo, TUTTO TACE.

    Tutti i negozi vendono sempre e solo cani dell’Est?
    No, non tutti: anche se purtroppo si tratta della stragrande maggioranza.
    Però ci sono anche negozianti-allevatori che vendono i propri cuccioli, talora di ottimo livello.

    Come faccio a capire se il negoziante vuole vendermi un cucciolo-truffa?
    E’ molto semplice. Basta:
    a) chiedere la provenienza esatta del cucciolo e farsela mettere per iscritto.
    Ricordiamo che i venditori senza scrupoli cercheranno sempre di far leva sui nostri sentimenti, facendoci sentire addirittura dei disgraziati se facciamo domande precise: ma come? L'amore per il cane non viene prima di ogni altra cosa?
    Che ci importa della provenienza, dell'età, del pedigree e di tutte queste sciocchezze?
    ATTENZIONE: il gioco è vecchio e sporco...e funziona a meraviglia da anni. Ma è ora di finirla.
    Se il venditore accenna a motivazione sentimentali per sviare le nostre domande, rispondiamogli gentilmente che poiché il cucciolo non ci viene regalato, ma dobbiamo pagare per averlo, siamo "costretti" a tutelarci e a chiedere precise garanzie come avviene per qualsiasi compravendita.
    Quindi restiamo fermi nelle nostre richieste, e se non vengono accontentate andiamocene senza accettare compromessi.
    Di musetti dolci come quello a cui potremmo rinunciare è pieno il mondo: di truffatori, per fortuna, no.
    b) richiedere una garanzia sanitaria (sempre scritta!) di almeno venti giorni. Se il cucciolo fosse in buona salute e regolarmente vaccinato, il negoziante non rischierebbe nulla, fornendola.
    Se non vuole farlo, è perché ha la coscienza sporca.

    Come ci si può tutelare?
    Innanzitutto nel modo più semplice: non comprando cuccioli in negozio né alla fiere, e non comprando cuccioli da nessun sedicente “allevamento” che venda cuccioli di oltre dieci razze.
    Allevare è un lavoro impegnativo, difficile, che richiede amore e pazienza: è già difficile farlo con una-due razze. Con dieci è impossibile.
    Chi alleva troppo alleva sicuramente male: può essere un “cagnaro nostrano” o un importatore, ma in ogni caso non vi darà molte garanzie di salute, bellezza e carattere. Quindi, meglio evitare in ogni caso.
    Se volete un cane a basso costo, se non vi interessa farlo riprodurre, se non vi importa nulla di esposizioni o prove di lavoro…i canili sono ZEPPI di cani di ogni età, sesso, forma e colore che aspettano solo una famiglia.
    Perché cercare proprio il cane di razza?
    La risposta più classica è : “Perché mi piace esteticamente. E poi perché da un cane di razza so esattamente cosa aspettarmi: so quanto sarà grande, che tipo di pelo avrà, che carattere avrà!”.
    Be’…con i cani dell’Est questo non è MAI vero. Il vostro cucciolo, da adulto, somiglierà - questo sì - alla razza di cui vi eravate innamorati…ma non sarà un BEL rappresentante di quella razza e soprattutto non avrà mai un carattere corrispondente a quello descritto dallo Standard di razza. Un po’ perché, dove non c’è selezione, non ci sono neppure risultati (né morfologici, né caratteriali): un po’ perché il distacco precoce dalla madre e i traumi subiti da TUTTI i cuccioli dell’Est causano immancabilmente problemi di carattere.
    Tra i cani dell’Est ho già incontrato personalmente Labrador, husky e golden mordaci, rottweiler timidissimi, beagle inavvicinabili dai bambini e così via.

    Se nessuno comprasse più i cuccioli dell’Est, quei poverini che fine farebbero?
    Questa domanda sembra assai più sensata di quanto non sia…perché in realtà non dovremmo preoccuparci di “salvare dei cuccioli”.
    Se nessuno comprasse più cani dell’Est, i negozianti smetterebbero di rifornirsi dagli importatori. Se gli importatori non comprassero più cuccioli, gli allevatori smetterebbero di produrli e si dedicherebbero ad altro.
    I cuccioli non vengono al mondo da soli: se nessuno potesse più godere del business a loro legato, si smetterebbe semplicemente di far nascere dei poveri infelici.
    Per quanto riguarda quelli già presenti, occorrerebbe SUBITO una legge severa sulle importazioni (legge che NESSUNO sta richiedendo con sufficiente forza: neppure le associazioni animaliste): a questo punto dovrebbe partire una bella indagine sui cuccioli già presenti in Italia. Quelli in perfette condizioni potrebbero essere commercializzati…mentre gli verrebbero sequestrati, affidati a canili sanitari e poi dati in adozione (ma gratuitamente, dopo essere stati curati).[ In campo legislativo qualcosa si sta muovendo adesso...speriamo!!! ndr]
    Non so se una legge seria ci sarà mai: noi ci proviamo...ma visto come il Governo ha affrontato il problema dei “cani pericolosi”, ho seri dubbi su quello che potrebbe inventare per arginare il traffico dei cani dell’Est.
    Quindi, al momento, le uniche cose da fare per contrastare questo traffico sono due:
    a) NON COMPRARE cuccioli nati in un canificio:
    b) INFORMARE più persone possibile: parenti, amici...e pure nemici, perché troppa gente ancora NON SA. Ed è così che questo traffico prospera: sull’ignoranza del pubblico...e sulla pelle dei cuccioli.

    E’ possibile che un negoziante sia in buona fede, e non sappia cosa si nasconde dietro a questo traffico?
    Per quella che è la mia personale esperienza, NO. Non è possibile. Semplicemente perché non è possibile che il negoziante consideri “normale” una percentuale di cuccioli malati e/o morti come quella che riguarda i cani dell’Est.
    Tutti i commercianti che finora sono stati messi alle strette, anche se al cliente avevano fatto credere di essere degli ignari angioletti, alla fin fine sono risultati perfettamente consapevoli.
    E’ dura farglielo ammettere (è stata dura anche per la Guardia di Finanza, nei casi che ha trattato)...ma finora la realtà pare essere sempre e solo questa: negozianti e cagnari sanno benissimo quello che fanno.


    ALCUNE CONSEGUENZE DELLA TRATTA DALL'EST

    - recrudescenza della diffusione di malattie che erano ormai praticamente SCOMPARSE dal panorama cinofilo italiano, come cimurro e parvovirosi. I cani dell'Est, debilitati e malnutriti, rappresentano un prezioso serbatoio per questi virus che sono tornati ad appestare le nostre città, diffondendosi a macchia l'olio con gravi conseguenze per TUTTI i cani italiani;

    - estrema difficoltà di controllo delle malattie genetiche (displasia dell'anca e del gomito, patologie oculari, patologie cardiache ecc).
    Quasi tutti i Club di razza si stanno dando un gran daffare per monitorare e selezionare la popolazione canina, escludendo dalla riproduzione i cani portatori di tare: mentre i cani dell'Est sono quasi immancabilmente affetti da tare genetiche, perché su di loro non esiste NESSUN controllo.
    Quando arrivano in Italia e l'ENCI - senza alcun controllo - concede loro un pedigree italiano, questi cani vengono quasi immancabilmente messi in riproduzione dai loro proprietari, a cui fa piacere avere una cucciolata (anche perché persistono dicerie infondate come quella secondo cui la cagna "deve" partorire almeno una volta nella vita) e che ovviamente non hanno idea del danno che possono causare alla razza.
    La maggior parte delle persone non sa neppure cos'è il controllo delle malattie genetiche: e non capisce che, se è giusto che il mondo sia dei belli e anche dei meno belli...non è giusto che sia anche dei cani malati, almeno quando si avrebbero i mezzi per evitarlo;

    - un'infinità di persone letteralmente truffate e di bambini disperati perché il cucciolo tanto sognato gli è morto tra le braccia dopo pochi giorni;

    - sensibile danno per l'allevamento italiano di qualità, che pur affrontando spese ed impegni di grande rilevanza rischia di non vendere i propri cuccioli (sani e tipici).
    Perché? Ma perché è considerato "troppo caro"!
    Commercianti e cagnari, in realtà, riescono a vendere il cucciolo a qualche centinaio di euro in meno: intanto ci stra-guadagnano lo stesso.
    Così gli allevatori seri, per stare almeno nelle spese, devono effettivamente vendere i cuccioli a un prezzo più alto di quello che potrebbero tenere se fossero solo loro a coprire la richiesta nazionale.
    Infatti, vendendo di più, potrebbero produrre "un po' di più" : certamente non con i ritmi dei canifici, che oltre ai cuccioli stressano anche le cagne facendole coprire ad ogni calore...ma una cucciolata in più all'anno potrebbero pensare di farla.
    E producendo di più e avendo un mercato su cui contare potrebbero abbassare leggermente i prezzi.
    In questo modo ci sarebbe anche una maggior produzione di qualità su cui contare e tra cui scegliere i migliori riproduttori, per elevare sempre più il livello della nostra cinofilia.
    Mentre oggi capita che allevatori serissimi e coscienziosissimi non abbiano prenotazioni , mentre i cuccioli della stessa razza provenienti dall'Est arrivano letteralmente a carrettate, vanno in vetrina e vengono venduti a ritmi vertiginosi.

    CONCLUDENDO:

    Se possibile, evitate l’acquisto del cucciolo a Natale: ai vostri bambini regalate una foto della razza che avete scelto, con scritto “Buono per l’arrivo di un meraviglioso cucciolo, non appena l’allevatore sarà pronto per consegnarcelo”.
    Ma se proprio DOVETE acquistare il cucciolo sotto le feste, se pensate di non poter sopravvivere un mese in più, se siete assolutamente sicuri che questi siano gli UNICI giorni adatti...allora, vi prego, non comprate cani dell’Est. Per nessun motivo al mondo, qualsiasi favola vi raccontino o provino a raccontarvi.
    E se invece avete capito le mie parole, e avete creduto a quella che è semplicemente la verità...parlatene anche con i vostri amici, parenti, conoscenti. Fotocopiate queste pagine e fate opera di volantinaggio.
    Spargete la voce più che potete. Perché laddove la legge non arriva a tutelare i cuccioli, forse il passaparola più farlo.

     
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  2. maria-rosaria83
     
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    Ciao a tutti sono Rosaria e voglio raccontarvi la mia storia..
    7 anni fa mi capita di leggere un libro...cosi bello...si chiama "la mia vita con George",in copertina la foto di questo splendido cane,non avevo mai visto nulla di piu bello....ecco che scopro una razza a me sconosciuta "il cavalier king".Io che sono amante degli animali e porto a casa qualsiasi essere da salvare,ho il bando assoluto di portare altri animali in casa,e cosi mi faccio promettere dal mio fidanzato...quello sarà il nostro regalo di nozze!!Passano 7 anni...e ogni tanto rileggo quel libro,guardo la copertina....e arriva anche il mio matrimonio!!!Siamo in australia in viaggio di nozze,cammino sola per il centro,vedo un negozio di animali e ci entro senza indugio e li eccola una cavalier bleneim da sogno,,mi commuovo a tenerla in braccio,,,corro a riprendere mio marito..e leiii e lei che ci aspettava,,,800 dollari tutti i vaccini fatti pedigree insomma perfetto....e nn fa nulla se devo pagare un botto per il viaggio,pero putroppo le condizioni del paese non mi hanno permesso di portarla xche doveva rimanere prima 40 giorni in quarantena e per me era impensabile,ma mio marito promette :una volta a casa ci mettiamo alla ricerca del nostro cucciolo.
    Chiamiamo tanti allevamenti,il mio cuore e sempre piu stretto in una morsa..non posso permettermi un cucciolo di cavalir king,mi chiedono sui 1800 euro e noi nn possiamo permettercelo.Poi troviamo un'annuncio su ebay di un privato,vuole solo 400 euro!!!!Noi rimaniamo un po scettici,,xche costa cosi poco???Decidiamo di andare a vedere il cucciolo...un maschietto bleneim,e dolcissimo,il suo musetto mi fa venire voglio di baciarlo ma rimango ferma e cerco di capire....ovviamente con il pedigree ci viene di piu ci dice il negoziante forse ha capito che nn disponiamo di cifre grandi e quindi pure se con dubbi lo prendiamo,forse avrò sbagliato a pensare"meglio con me che chissà quale fine".Giorni dopo mio marito arriva con Oscar,mi sento come ad un primo appuntamento,ecco incomincio a sentire l mia casa da neo sposa una vera casa....mi dice mio marito che ha solo un po di tosse beccata tra gli altri cuccioli,,,e di dargli un'antibiotico.Il giorno dopo corro dal veterinario,e una brutta tosse e io sono allarmata.Quello che mi sono sentita dire dal mio veterinario e stato a dir poco orribile..o meglio mi ha fatto sentire orribile..Oscar e un cane dell'est!!!Io che amo alla follia gli animali e ucciderei per loro ho contribuito a una cosa disumana!!!Ho passato un'intero pomeriggio con Oscar tra le braccia,come a cancellare le sofferenze passate,e in conflitto con me stessa,avrei dovuto riportare il cane al mittente,ma incolpatemi di tutto...non ce l'ho fatta!!!Non e un pacco,per di piu e ammalato,e sento gia di volergli tanto bene...Fortunatamente non stava malissimo...abbiamo risolto in una settimana di antibiotici bentelan aerosol eccc lo abbiamo curato come se fosse un bambino con tantissimo amore e io gli ho promesso "nn soffrirai piu"...il mio cucciolo e meraviglioso,lo amiamo da morire,rende la nostra casa piena di gioia,ed io ho trovato la mia dolce metà canina!!E la razza perfetta per me!!!Lo adoriamo cosi tanto che pensiamo sia un peccato tanto amore per uno solo,,,,decidiamo di prenderne un'altro..ovviamente questa volta non vogliamo sbagliare...deve essere un cucciolo italiano!!!!Mio marito girando per lavoro nota un cartellone pubblicitario di un grandissimo studio veterinario,che funge da pensione per cani,clinica 24H,ambulanza,cimitero e in piu vendono cuccioli!!A mia insaputa (voleva farmi una sorpresa per natale)va da questo veterninario e ne rimane contento...dice di avere 3 canili,fa tante adozioni all'anno,insomma perche non fidarsi di lui?? Betty arriva a casa nostra il 20 dicembre,una meravigliosa femmina bleneimh,mio marito se ne e innamorato a prima vista,possiamo permettercela 500 euro senza pedigree!!Oscar l'adora,,,dormono isieme giocano,ma io nn la vedo come lui appena arrivato.dorme sempre e poco dopo inizia ad avere diarrea,mio marito chiama il veterinario da cui l'ha acquistata e gli dice che e semplicemente il cambio di alimentazione,in quei giorni sono fuori tutto il giorno per lavoro,e il periodo natalizio e vado via alle 9 del mattino per rientrare alle 20,mio marito segue Betty come puo,ma io la sera sfinita dal lavoro ho solo il tempo di notare che nn e vivace,e forse anche troppo piccola per i 2 mesi e mezzo che dicono di avere!!Betty muore il 25 notte in una clinica privata piu vicino casa mia!Aveva contratto il cimurro,,,che stava covando nei primi giorni che a noi sembrava sana.Il mio primo natale da sposata l'ho passato piangendo tra le braccia di mio marito,anche lei era un cane dell'est.Io non posso dirvi il mio dolore,il 26 chiamo per la prima volta questo veterinario,sono volate parole grosse,io risulto essere ignorante perche i cani che vengono dall'est non arrivano tutti tramite i traffici illegali!!Mi collego al sito della clinica,nell'area VENDIAMO CUCCIOLI c'e scritto vendita di cuccioli italiani e esteri,possibile mai che nessuno dice nulla??Scusatemi se magari vi ho annoiato con la mia storia,però si parla spesso dei cuccioli dell'est pero nessuno dice mai perche esiste questo...se negli allevamenti chiedessero cifre "normali"tutto questo nn accadrebbe...io avrei voluto tanto prenderlo in allevamento ma forse i cani oggi possono averli solo chi ha denaro,io che nn posso permettermi di spendere 1 800 euro forse nn sono degna di averne 1?Non giustifichero' mai la mia ignoranza....e mai mi perdonero' per quel che ho fatto,,,,,
     
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  3. barbix
     
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    Maria Rosaria, capisco in pieno la tua tristezza per quello che ti è capitato, ma purtroppo capita sempre più spesso con cani presi da questi pseudo allevatori o negozi che trattano con cuccioli dell'est non vaccinati, nè sverminati e staccati troppo presto dalla mamma.
    Purtroppo, come dici tu, gli allevatori seri chiedono delle cifre piuttosto alte, ma proprio per questo ti garantiscono la buona fede con tutti i controlli da fare sui riproduttori, con pedigree in cui puoi ritrovare tutta la genealogia del cucciolo. Il nostro allevatore per esempio fa tutti i dovuti controlli sui riproduttori per cui si sta tranquilli di non prendere cuccioli ammalati con malattie genetiche pregresse o displasia alle anche, così tanto frequenti. Inoltre piuttosto che pagare poco un cucciolo e poi spendere tutti i soldi dal veterinario, è meglio stare tranquilli già dall'inizio, quando si porta a casa il cucciolo. Si fa un po' di sacrificio per mettere i soldi da parte, ma poi hai tutte le garanzie da parte dell'allevatore.
    Questa è perlomeno la nostra storia, che non conoscendo la razza, ci siamo affidati ad internet; poi abbiamo fatto le nostre considerazioni, vedendo che allevatori casalinghi ci chiedevano così poco ed erano disposti a darci subito il cucciolo, mentre invece il nostro allevatore, prima ci ha voluto conoscere personalmente, poi ci ha spiegato tutto bene riguardo la cura del cagnolino e poi lo abbiamo prenotato, anche se ci aveva chiesto un di più rispetto agli altri da principio!
     
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  4. Giusy53
     
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    Maria Rosaria mi spiace molto di quanto ti è successo con i tuoi cuccioli, capisco la tua sofferenza, la stessa cosa è successa a mia nipote ha preso un cagnolino in un pseudo allevamento con annessa clinica veterinaria e con veterinario compiacente, purtroppo di questa gentaglia che si approfitta delle persone c'è n'è ancora molta, anche lui aveva contratto il cimurro, è stato più fortunato della tua cagnolina e l'ha superato però gli è rimasta come conseguenza l'epilessia che si porterà a vita. Concordo con quanto ti ha già detto Barbara un allevatore serio fa fare tutti i controlli per stabilire che i cani siano in perfetta salute prima di farli accoppiare per non fare nascere dei cuccioli ammalati ed è ovvio che questo ha dei costi per l'allevatore che fa lievitare il prezzo del cucciolo ma è una sicurezza per chi acquista che sa di avere un cane sano.
    Anche noi ci siamo affidati ad internet nella scelta dell'allevamento e dopo averne contatati diversi, abbiamo finalmente trovato quello che ci ha ispirato fiducia e abbiamo finalmente preso la nostra prima cucciola e dopo 4 anni la seconda.
     
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    Ciao Maria Rosaria, ho appena letto la tua storia sul forum della mia pagina su fb...sono tornata qui per prendere un link da scriverti e mi sono accorta che lo stesso messaggio lo avevi postato anche qui.
    Capisco il dolore che stai provando, la rabbia, la delusione per un'esperienza così bella che è finita tragicamente.

    Ho scritto molto sul traffico di cuccioli dall'Est,qui, in un paio di siti, nei blog e su Facebook...purtroppo l'informazione che io e alcune amiche facciamo non è sufficiente e in questo periodo tante altre persone staranno soffrendo come te!
    Il peggior nemico quando si è alla ricerca di un cucciolo è la disinformazione.
    E come lo ha i creduto tu, in tantissimi credono alle parole dei disonesti...NON è il PEDIGREE a fare la differenza di prezzo!!!
    Il pedigree costa solo qualche decina di euro all'allevatore!
    Questa è la prima cosa da sapere...quindi MAI comprare un cucciolo senza pedigree.
    La differenza di prezzo viene fatta sulla pelle dei cani...
    femmine fatte partorire ad ogni calore, cuccioli non vaccinati,mancanza delle necessarie norme igieniche,assoluta mancanza di una selezione tra i cani usati come riproduttori, con conseguente accoppiamento anche di cani malati o portatori di malattie genetiche.

    E' vero che i cavalier king in allevamento costano molto, costano di più anche rispetto ad altre razze.
    Purtroppo in un buon allevamento la cifra che tu hai pagato viene superata ampiamente dalle spese che l'allevatore deve sostenere.
    Ti faccio un esempio riferendomi a quello che fa l'allevatore del mio cavalier e di quelli di Barbara che ha scritto prima di me.
    Partiamo dai genitori dei cuccioli..
    visite oculistiche e ortopediche e ogni anno ecocardiogramma.
    Medicine somministrate alla femmina prima e dopo il parto.
    Spesso si deve ricorrere la cesareo in questa razza se non si vogliono perdere i cuccioli e la stessa madre!
    L'ambiente dell'allevamento deve essere mantenuto pulito e disinfettato e una disinfezione ancora più attenta va fatta nella nursey,dove vengono tenute le mamme con i cuccioli.
    A tutti i cuccioli prima della cessione vengono fatti 2 vaccini, le sverminazioni e un ecocardiogramma per accertare l'assenza di malattie cardiache genetiche.
    Tutto questo purtroppo ha un prezzo e su questo chi alleva con amore si distingue dai commercianti di cuccioli.

    Non credo assolutamente che dei cuccioli esteri possano essere venduti LEGALMENTE in Italia,semplicemente per il fatto che dovrebbero avere un'età superiore ai 3 mesi e tutte le vaccinazioni fatte per poter varcare il confine.
    Adesso la legge contro l'importazione clandestina di cuccioli l'abbiamo,ma i risultati sono scarsi perchè la gente preferisce non denunciare quando viene truffata come è successo a te!

    Ti consiglio di leggere se non lo hai fatto,quanto è scritto in questo post https://ilcavalierking.forumcommunity.net/?t=48814067

    Penso che la cosa migliore sia mettere da parte i soldi un po' per volta e rivolgersi a un allevatore serio se proprio si desidera un cane di razza e soprattutto di QUESTA razza che ha molte malattie genetiche che si potrebbero manifestare in seguito,anche dopo un anno dall'acquisto, quando non ci si può nemmeno rifare legalmente.

    I danni morali ,la tua sofferenza e la sofferenza dei cuccioli nessuno nemmeno l'applicazione della legge potrà ripagarla!
     
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  6. MireHolly
     
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    Rispondo anche qui quello che ho scritto di la:
    Scusami se mi permetto... ma mi sono sposata anch'io l'anno scorso... e non sono andata in Viaggio di nozze in Australia... Costava esageratamente... però io il 15 porterò a casa un cucciolo di Cavalier King che costa quasi il doppio di quello che tu hai pagato i tuoi... si perchè alla fine tu 2 cuccioli li hai presi a 900 euro totali mi pare... quindi forse era meglio se li investivi in un cane solo e aspettavi qualche mese e risparmiavi per prenderne uno sano... sbagliare è umano perseverare è diabolico e alla fine ci rimettono i cani... questo è il mio parere.

    E aggiungo anche:
    Ti sei mai chiesta perchè costa così tanto un cucciolo di cavalier? Ti sei mai informata del perchè un allevatore fa pagare la cifra che tu reputi "anormale", sai quali sacrifici ci sono dietro una cucciolata di cavalier e quali controlli e quali vaccini? Non credo... Nemmeno io sapevo tutte queste cose... ma bisogna informarsi... Qui troverai le risposte a molte delle tue e di queste domande... spero che ti siano utili per capire... Un bacio ad Oscar...
     
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  7. cristina isola d'elba
     
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    Ciao Maria Rosaria

    Mi dispiace tanto per la piccola!

    Ma come ti hanno detto le amiche del forum.... È molto importante prendere dei cuccioli da allevatori seri.... Che ti mostrano i certificati dei vari controlli che fanno ai riproduttori per le malattie genetiche di questa razza!

    Non bisogna avere fretta quando si vuole un cane sano.....io non sono ricca.... Ho messo da parte i soldi per mesi per prendere il mio Ben..... E come per Cristina e Barbara ... In uno dei migliori allevamenti Italiani di cavalier king!

    Un bacetto al tuo Oscar

     
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6 replies since 27/11/2009, 00:46   224 views
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